Un senso di leggerezza ed esuberanza, unito ad una costante sensazione d'amore, dimostrano l'esistenza di tale rapporto, ed è indispensabile per provarne l'autenticità. In mancanza di tali precisi requisiti, la connessione è solo simulata.
Nell'ambito di ogni religione ci sono stati mistici che hanno saputo guardare al di là del dogma della religione stessa per esplorarne la verità interiore, e hanno avuto un unico messaggio in comune: ognuno di noi può instaurare la connessione con l'energia Divina. Dobbiamo compiere una scelta consapevole ed essere aperti a tale rapporto, prendendo una decisione a livello profondo e completo.
I mistici descrivono la natura di questa esperienza fornendoci rigidi e precisi metri di valutazione con cui giudicarla: per prima cosa parlano di una grande allegria, la sensazione di essere improvvisamente leggeri; alcuni hanno dichiarato di essere levitati nel corso di questi stati di estasi.
Un altro indice è il senso di euforia, gioia e pace, indipendente dalla propria specifica situazione di vita, ma che libera l'anima da qualunque forma di dipendenza nei confronti dei risultati. Una volta liberi, si può agire e creare seguendo la propria coscienza.
Infine, la sensazione d'amore è la caratteristica che viene riportata con maggior frequenza quando di parla di una vera connessione interiore con il divino. Questa esperienza non consiste semplicemente nel dire a se stessi che bisognerebbe "saper amare", ma è la vera e propria esperienza di uno stato d'amore, che a volte viene fraintesa perché siamo stati abituati a pensare che l'amore ha bisogno di un oggetto. Noi amiamo il nostro coniuge, un figlio, un genitore o perfino un lavoro, ma il senso mistico dell'amore è un sentimento privo di un oggetto, una costante comunione con Dio.
Queste misure ci dicono se ci stiamo aprendo all'energia che abbiamo a disposizione nel profondo del nostro essere. Una volta provata, questa connessione è inconfondibile. Cominciamo così ad acquistare forza ed energia, non dalla deferenza e l'attenzione che arrivano dagli altri, ma dalla nostra crescente fonte interiore che ci conduce alla ricerca della nostra missione spirituale.

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