Tra il 1972 e il 1974 tre ragazzini di Reana andarono fino a Vergnacco per imparare la musica
Rinasce la Banda Musicale di Reana
Tra il 1972 e il 1974, per quasi tre anni, tre ragazzini molto amici fra di loro, compagni di scuola, tutti della stessa età, due volte alla settimana partivano in bicicletta da Reana e andavano fino a Vergnacco molto desiderosi di imparare la musica, con un sogno nel cassetto, imparare a suonare la tromba. A Vergnacco c'era (e c'è ancora) la Filarmonica, all'epoca era l'unica Banda Musicale del Comune di Reana, un sodalizio musicale solido, con tanti anni alle spalle, e che fondava le sue radici in ambito parrocchiale. L'insegnante di solfeggio e teoria era un certo Arbeno Bertoni, maestro elementare, ma anche direttore del Coro Comunale, e perfino sindaco del Comune per tre legislature, una persona buona e paziente. Fu il sindaco che poi gestì la prima emergenza post-terremoto.
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1950 |
Reana, Scalinata del Campanile della Chiesa
Allievi Musicisti assieme al Maestro Armando Molino, 1950
Foto: Archivio Eredi Enrico Dal Bello
Questi tre ragazzini, Andreussi Guido, Luca Gallina e Florindo Dal Bello, erano visti con una certa sufficienza da molti adulti di Reana, in alcuni c'era perfino la speranza che mollassero prima o poi, che si arrendessero, che abbandonassero questa follìa di andare nella tana del "nemico" (Vergnacco) per imparare a suonare. Al tempo questi tre ragazzini, nella loro ingenuità di bambini, nulla sapevano di questa rivalità storica tra Reana e Vergnacco.
Come tutti sanno anche a Reana c'era una Banda Musicale, fondata nel 1934, in pieno fascismo, ma che poi non sopravvisse tanto che nel 1958 fu definitivamente disciolta. In epoca fascista, la vecchia Banda musicale di Reana si prendeva tutti i servizi ufficiali e discapito di quella di Vergnacco, che al contrario si doveva accontentare dei pochi servizi religiosi. La vecchia Banda di Reana aveva quindi un taglio più politico, era più vicina al potere costituito, tanto che nel dopo-guerra, venendo meno questi agganci alla nuova politica nata dalla resistenza, e forse venendo meno anche i finanziamenti, ma credo soprattutto per controversie interne, la vecchia Banda di Reana ad un certo punto cessò la sua attività. Mentre la Filarmonica di Vergnacco riprese slancio e prosperò.
E così arriviamo al 1974, quando un gruppo di persone influenti di Reana ebbero l'idea di "provare" a ricostituire una Banda Musicale, forse anche stimolati da quei tre ragazzini che imperterriti continuavano ad andare fino a Vergnacco pur di imparare e suonare. Un nuovo gruppo musicale che però non doveva nascere dalle ceneri della vecchia banda, ma che avrebbe dovuto essere un'associazione ben inserita nella comunità, indipendente, non legata strettamente alla parrocchia ma che con essa collaborava. E così si iniziò a cercare strumenti musicali, a contattare i vecchi bandisti e alcuni accettarono di tornare a suonare, si cercarono finanziamenti in ambito pubblico e aiuti economici tra le ditte di Reana e nella stessa comunità. Un lavoro enorme che richiese impegno e anche tanta pazienza. Si dovettero superare i tanti dubbi e la perplessità di molte persone, per non parlare di tutti gli aspetti burocratici.
Durante quell'anno, il 1974, ci venne concesso di usare come Sede il secondo piano della ex-latteria, un edificio in disuso, quasi abbandonato. E i soci della ex-latteria, una cooperativa ormai disciolta, furono ben lieti di rivedere attività in quell'edificio ormai abbandonato. Iniziarono così le lezioni di musica sotto la direzione del maestro Alfredo Di Felice, un ex-maresciallo dei bersaglieri, uno che sapeva suonare tutti gli strumenti ad ottone, anche se il suo strumento preferito era il flicornino in Mib. Diversi ragazzi del paese iniziarono così ad imparare la musica e a frequentare le lezioni quotidiane del maestro Di Felice. Tra questi ragazzi c'erano anche due di quei tre, Guido e Florindo, che negli anni precedenti erano andati fino a Vergnacco per imparare a suonare la tromba.
Il 1975 fu l'anno in cui nacque ufficialmente la Banda Musicale di Reana, che si diede uno statuto e un Consiglio Direttivo e si registrò giuridicamente come associazione musicale senza fini di lucro.